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Problemi visivi e sindromi neuropsichiatriche infantili

I disturbi visivi sono spesso parte integrante di molte condizioni che coinvolgono il Sistema Nervoso Centrale (SNC) e, di conseguenza, possono manifestarsi in diverse sindromi neuropsichiatriche o essere strettamente correlate ad esse.

Le sindromi neuropsichiatriche che comportano deficit visivi possono essere suddivise in base al meccanismo del deficit (danno alle vie ottiche primarie o danno alle aree cerebrali superiori che elaborano le informazioni visive).

🧠 Sindromi del Neurosviluppo e Relazioni Funzionali

Queste condizioni spesso presentano deficit visivi funzionali (come problemi di messa a fuoco o di movimento oculare) che interferiscono con l'attenzione e l'apprendimento.

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD): Non è una sindrome visiva, ma l'ADHD è associato a una maggiore prevalenza di problemi visivi come strabismo (occhi non allineati), ipermetropia, e difficoltà nelle funzioni visive che simulano i sintomi di disattenzione (ad esempio, difficoltà a mantenere l'attenzione visiva su un compito, scarso controllo dei movimenti oculari).
Disturbi dello Spettro Autistico (DSA): Presentano spesso anomalie nella fissazione e nel contatto visivo, oltre a una maggiore incidenza di anomalie motorie oculari e refrattive.
Paralisi Cerebrali Infantili (PCI): Spesso comportano un deficit visivo corticale (CVI), il tipo di ipovisione più comune nei bambini nei paesi industrializzati, dovuto a danni alle aree visive del cervello.
Dislessia e altri Disturbi Specifici dell'Apprendimento: Possono essere accompagnati da disfunzioni a carico delle abilità visive, come la difficoltà nella convergenza (messa a fuoco da vicino) o nell'inseguimento visivo, che non sono la causa primaria del disturbo, ma ne aggravano i sintomi.

👁️ Sindromi da Danno Cerebrale Acquisito o Neurodegenerativo

Queste condizioni derivano da danni a specifiche aree della corteccia cerebrale responsabili dell'elaborazione visiva superiore. I deficit qui non sono nell'occhio stesso, ma nel "vedere" e "capire" ciò che si vede.

Sindrome di Balint: Causata tipicamente da un danno bilaterale alle aree posteriori-parietali del cervello. I sintomi visivi principali sono:
Simultanagnosia: Incapacità di percepire più di un oggetto alla volta.
Atassia ottica: Incapacità di guidare i movimenti degli arti verso un oggetto visto.
Apraxia oculare: Incapacità di spostare volontariamente lo sguardo verso un nuovo stimolo.
Agnosia Visiva: L'incapacità di riconoscere oggetti, volti o luoghi, pur mantenendo una vista (acuità) intatta. I tipi includono:
Prosopagnosia: Incapacità di riconoscere i volti familiari.
Agnosia per gli oggetti: Incapacità di identificare oggetti comuni.
Sindrome di Charles Bonnet: Una condizione (non prettamente psichiatrica, ma che produce sintomi "psichiatrici") in cui persone con grave perdita della vista (es. degenerazione maculare) sperimentano allucinazioni visive complesse, ma sono consapevoli che non sono reali. È un fenomeno di "rilascio percettivo" del cervello.
Demenza (es. Malattia di Alzheimer o Demenza a Corpi di Lewy): Il declino cognitivo può coinvolgere le aree visive superiori, portando a:
Deficit nel riconoscimento spaziale e di profondità.
Una correlazione significativa tra deficit visivi (ridotta acuità) e sintomi neuropsichiatrici come allucinazionie psicosi.

🎯 Patologie Neuroftalmologiche

Sono disturbi che coinvolgono il nervo ottico o le vie nervose che collegano gli occhi al cervello.

Neuropatie Ottiche: Danno al nervo ottico che causa riduzione dell'acuità visiva o perdita del campo visivo. Queste possono essere associate a malattie sistemiche o neurologiche (es. Sclerosi Multipla).
Diplopia (Visione Doppia): Se di origine neurologica, è causata da problemi ai nervi o ai muscoli che controllano il movimento degli occhi.

In tutti questi casi, la valutazione congiunta di Neuropsichiatri Infantili/Neurologi e Oculisti/Ortottisti è fondamentale per una diagnosi e un piano riabilitativo completi.